Secondo film surrealista di Bunuel, ideato con Salvador Dali come Un chien andalou (1929), non ha una continuità narrativa anche se vi si possono individuare un prologo, un epilogo e un filo conduttore, l'amore folle che butta l'uno nelle braccia dell'altra un uomo (G. Modot) e una donna (L. Lys) che non potranno unirsi mai.
Voto Visitatori: | 8,74 / 10 (34 voti) | Grafico |
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio